Nella Top 1000 di quest’anno del Financial Times l’Italia è per la prima volta il Paese con il maggior numero di presenze in classifica.

Cavalcare l’onda della digitalizzazione e della sostenibilità: è questa la chiave per essere vincenti nel mercato e far ripartire l’economia.

Ed è proprio questo che hanno fatto le 100 imprese che sono rientrate nella classifica Leader della Crescita 2021, elaborata dalla società di statistica tedesca Statista sulla base del monitoraggio dei ricavi delle PMI nel triennio 2016-2019.

Start-up digitali che puntano sullo sviluppo di software e network che soddisfino le necessità delle imprese dell’era 4.0 e 5.0, attraverso una digitalizzazione dei processi produttivi che mira ad una sempre maggiore sostenibilità. Dunque una trasformazione del tessuto produttivo che vede un dialogo continuo –dal quale non si può più prescindere pena il mancato avanzamento nel mercato – tra imprese di servizi e imprese industriali, il tutto in un’ottica di crescita sostenibile, d’altronde l’unica rimasta a disposizione.

Nella FT1000 di quest’anno l’Italia ha ottenuto per la prima volta il maggior numero di posizionamenti in

Ed è proprio guardando ai protagonisti di questa crescita sostenibile –tra le tante appartenenti al ramo dei servizi digitali, logistici, dei trasporti ed in generale della filiera attorno alle vendite offline ed online- che si capisce l’importanza della reciprocità di queste collaborazioni.

Sul podio troviamo LMM Logistics, che nell’ambito della logistica offre servizi che permettono di chiudere il cerchio delle necessità logistiche delle imprese passando dal project ed operation management fino all’ingegneria logistica, offrendo servizi calibrati in base all’analisi tecnico-numerica dei tempi e dei metodi di ogni impresa cliente.

A seguire Gellify, che nel mondo delle start-up mostra le sue potenzialità con la piattaforma di innovazione per le imprese, un B2B che mette in contatto start-up digitali con le imprese tradizionali oltre ad investire e puntare al miglior exit sulle start-up più promettenti.

Nel mondo delle invenzioni e trasformazioni innovative troviamo Translated s.r.l, che si vede impegnata in un progetto atto ad utilizzare l’intelligenza artificiale per le traduzioni simultanee in un contesto multilingue e multidisciplinare quale è quello del Parlamento Europeo.

Sempre nel quadro dell’innovazione si sono particolarmente alcune aziende che hanno contribuito alla lotta contro la pandemia.

Nutis, ad esempio, ha sfruttato il suo pluriennale know-how relativo alla progettazione delle cialde per caffè, riuscendo ad applicarlo alle mascherine necessarie per la protezione dal virus. Anche Studio Immagine ha convertiti la produzione di borse e accessori in pelle in quella di mascherine sanitarie. Aferetica, con il suo brevetto CytoSorb, ha creato un trattamento utilizzato per il Covid. CC-tapis, oltre ad impegnarsi per una produzione sostenibile in Nepal dei propri prodotti di design, mette in atto progetti sociali per la scolarizzazione sul territorio.

Dunque un panorama di aziende accomunate dall’avanzamento tecnologico e dalla sostenibilità che sono cresciute del 53,9% (di cui 53 aziende al tasso del 100% annuo), con i settori delle costruzioni e impiantistica dei prodotti industriali e tecnologia che si confermano leader della crescita.

Le aziende italiane, perlomeno le più virtuose, sono quindi pronte per affrontare un panorama economico in continuo cambiamento offrendo soluzioni innovative di cui possono giovare tutte le imprese del tessuto produttivo.

Redazione Exportiamo.it